Che cos’è l’oro?
Spesso pensando ai gioielli ti sarai fatto delle domande… ad esempio, cos’è l’oro?
Qual’è la differenza c’è tra oro giallo, bianco e rosso?
Da cosa sono composti?
Cosa sono i carati?
Ci sono dei segni specifici che ci aiutano a capire se è oro?
Ora ti darò un po’ di nozioni di base sul materiale prezioso che trattiamo.
Per iniziare ti spiego cos’è l’oro: è un metallo malleabile, nobile di colore giallo-lucente, presente in natura in giacimenti di limitate quantità.
E’ inattaccabile dagli agenti atmosferici, caratterizzato da un elevata resistenza alla corrosione, per la rarità e le altre sue proprietà è stato considerato fin dai tempi antichi come il materiale prezioso per eccellenza, usato per coniare monete e fabbricare oggetti.
L’elemento chimico di simbolo Au (aurifero: cioè che contiene oro) tipo monete, lingotti, gioielli d’oro, anelli, orologio d’oro, arazzo ricamato in oro, pagliuzza, pepita, grano, polvere d’oro, ciascuno dei modi in cui l’oro può presentarsi in natura. Data la sua peculiarità, l’alta resistenza alla corrosione ne ha fatto un materiale ideale per la coniazione di monete e per la produzione di gioielli. L’oro è usato anche in altri settori oltre a quello di gioielleria cioè odontoiatria, in elettronica e per strumenti da laboratorio.
Questo metallo si estrae da leghe naturali e si trova sotto forma di pepite, grani e pagliuzze nelle rocce e nei depositi alluvionali. Quando è in lega con altri metalli la sua purezza è misurata in carati; ossia su una scala che considera l’oro puro a 24 carati, oppure con un valore compreso tra zero e mille (ad esempio 18 carati = 18/24 = 750/1000 = 75%).
In Italia abbiamo prevalentemente l‘oro 18 carati ed è quello che in maggioranza acquistiamo.
Il colore viene determinato dai metalli che vengono aggiunti all’oro per formare la lega utile alla lavorazione. Aggiungendo maggiore quantità di rame si otterranno leghe di colore rossastro più comunemente detto “oro rosso”, aggiungendo maggiori quantità di argento si otterrà una lega più bianca, quindi “oro bianco”. A parità di titolo o punzone non vi è differenza di valore tra l’oro bianco, giallo e rosso.
Il simbolo 18Kt o 750 punzonato sugli oggetti indicano la quantità di oro puro contenuta in un oggetto. Il simbolo 18Kt, sostituito dal simbolo 750, indica che la lega di tale oggetto è composta al 75% da oro puro e al 25% da altri metalli.
L’oro bianco da gioielleria è composto al 75% da oro, ed al 25% da nichel, argento o palladio.
Allo stato puro l’oro è incorruttibile, cioè non arrugginisce, è eterno, inalterabile, omogeneo, facilmente trasportabile. L’oro è anche un buon conduttore di calore e di elettricità: viene fuso alla temperatura di 1.064°C. La sua densità (peso specifico) è di 19,3 gr/cm3 e solo i metalli del gruppo del platino sono più pesanti dell’oro.
La differenza tra oro bianco e giallo consiste quindi nei tipi di metalli di cui è composta la lega, i quali sono responsabili del colore “giallo”, “bianco” e “rosso”dei gioielli.
Scritto da Elena responsabile del negozio di via Facciolati 124/A Padova
Sono un grandissimo appassionato di pietre preziose e metalli come l’oro, l’argento, il platino sin da piccolino… quando ero ancora un pischello mia madre mi regalò un libricino con la storia dell’oro, dagli antichi etruschi ai romani, dal rinascimento fino ai giorni nostri, illustrato con immagini molto belle stile cartoon. Leggendo questo articolo, d’altronde molto ben fatto mi è venuto in mente quel libro.
Ciao sono Massimiliano chiedo una in particolare oro giallo puro nn ci sono tracce di altri metalli giusto in quel libricino cosa c’è scritto mi dai una risposta grazie mille