Come si fonde l’oro
Molti clienti come te, quando entrano nel mio negozio, mi fanno una domanda frequente e cioè, dove va a finire l’oro dopo che hai acquistato, dato che non lo rivendi?
Quando acquisto dai miei clienti degli oggetti in oro, io non li rivendo come oro usato, infatti se mi vieni a trovare in negozio, non vedi una vetrinetta con oggetti esposti.
Io tutto l’oro che acquisto, lo mando in fusione. A questo punto ti chiederai: Cos’è esattamente questa fusione?
Quindi vediamo come si fonde l’oro:
La fusione dell’oro, ha luogo in forni con altissime temperature. Il punto di fusione dell’oro infatti, vale a dire la temperatura raggiunta la quale l’oro si scioglie e diviene liquido, è di 1064°C.
Nel crogiolo (cioè un recipiente di forma troncoconica, fatto di un materiale resistente ad alte temperature, per la fusione di metalli o leghe), vengono versate assieme al oro, anche piccole quantità di borace e salnitro, per coadiuvare il processo di fusione. La borace ha la proprietà di diluire i metalli nobili e proteggere il materiale dall’ossidazione mentre il salnitro, aggiunto quasi alla fine del processo, serve a rendere più liquido il materiale fuso ottenuto.
Quando si raggiunge la corretta temperatura, il crogiolo viene estratto dal forno per procedere alla colatura del metallo fuso in contenitori in ghisa o grafite chiamata “staffa”, viene unta leggermente con olio di lino per aiutare il distacco del prezioso contenuto.
L’oro fuso deve essere colato velocemente, per impedire che si stratifichi in modo non omogeneo prima della fase di solidificazione. Così otteniamo una verga che dovrà essere poi analizzata per stabilirne il titolo esatto dell’oro.
La fusione è un processo utilizzato per raffinare l’oro, molto spesso non è utilizzato in forma pura ma mescolato con altre leghe in percentuali diverse che possono servire ad aumentarne la durezza, la resistenza o ad ottenere colorazioni o brillantezza particolari, tipo oro bianco o rosso.
Attraverso la fusione e le sue fasi successive è possibile recuperare il metallo puro contenuto in leghe di tale elemento con altre sostanze. Quest’ultimo processo prende il nome di “affinazione“.
Il lingotto “grezzo” viene infine reso lucido e brillante immergendolo in un contenitore con acido solforico per sciogliere e togliere gli scarti finali. Come ultimo passaggio il lingotto viene lavato e preparato per l’ingresso sul mercato.
Tu come privato non puoi vendere direttamente alla fonderia il tuo oro, ma non tutti sanno che non sempre coloro che raccolgono oro sono autorizzati a venderlo alle aziende di fusione: questo potrebbe infatti rendere possibili operazioni di riciclaggio di refurtiva. Gli intermediari che acquisiscono l’oro dai privati e lo rivendono alle fonderie devono obbligatoriamente essere in possesso di specifiche autorizzazioni.
Quindi vieni da noi in uno dei nostri negozi in regola con tutte le autorizzazioni che siamo in grado anche di offrirti una buona valutazione dei tuoi preziosi e di scambiarlo immediatamente con denaro contante.- Quotazioni d'Oro
Scritto da Elena responsabile del negozio di via Facciolati 124/A Padova